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Commenti al testo di Roberto Maggiani
I versi di Aleppo

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 07/03/2017 17:24:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ciao Fiammetta, grazie per il tuo commento che leggo solo adesso. I cuori sono devastati da una sorta di barbarie che sta rifiorendo nel seno dell’umanità.

 Fiammetta Lucattini - 23/12/2016 17:53:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

La poesia è bella ma oggi i nostri cuori sono devastati e inerti.
Un saluto.

 Roberto Maggiani - 20/12/2016 16:46:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie care amiche e cari amici per la vostra lettura e soprattutto per la condivisione.

 Annamaria Pambianchi - 20/12/2016 09:41:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Piuttosto che il silenzio atterrito e crocifisso, piuttosto che un’asfittica esplorazione di un asfittico privato, meglio - molto meglio - provare ad esprimersi anche e persino quando le parole sembrano impotenti a seminare un esilissimo filo di senso.
Questo testo dà voce alla nostra afasia (e già questo è un merito), ma soprattutto ’cuce la potente/coscienza della storia/nella veste dell’onore’ indicando a tutti una via simbolica lungo la quale si cammina ri-tessendo all’infinito la nostra umanità per liberarla dalla barbarie che la abita. Questa ’coscienza della storia’ per me rappresenta un richiamo sonante alla nostra piccolezza dentro il groviglio delle vicende, ma anche un invito ad una necessaria vigilanza e alla responsabilità.
Il testo fa un uso sommesso, ma esplicito, della profezia. Credo che tutti ne abbiamo un urgente e ardente bisogno.
Grazie.
Un saluto


 Laura Turra - 20/12/2016 06:05:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Versi da recitare in ginocchio. La poesia diviene il legame "sacro" che eleva l’esistenza dall’orrore e dal male. Grazie Roberto!

 Amina Narimi - 19/12/2016 22:33:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Un vuoto a strapiombo ai margini dell’afasia e la gola si strappa in mille suoni formando una brocca che raccoglie un pianto e insieme versa acqua spargendola donandola nel volto di ciascuno, c’è poesia
tra i ciottoli e rimbalza un progetto di veglia, un morire composto di segni che restano, fatti di molte presenze,
nel più piccolo respiro della polvere, nell’impossibile morire, risaliremo lungo il pozzo ricucendo il fiato ancora caldo di ogni verso condotti dal biancore della vela, la sua bellezza, come fosse la segreta e quarta teologale che attraversa di bocca in bocca e accresce fede speranza e carità

 Maria Musik - 19/12/2016 21:24:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Orrore e commozione, dolore e intenso amore per tutta l’umanità negata ad Aleppo, simbolo di ogni devastazione e oltraggio all’uomo, ovunque egli si trovi.
Grazie per questa magnifica poesia perchè ci richiami alla verità, al fuori da noi. Grazie per la bellezza, grazie per la denuncia.

 Lig E. Norant - 19/12/2016 20:58:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

È l’utopia della parola e la parola dell’utopia; oltre la violenza perversamente sublimata in orrore, il memoriale di ciò che significa essere: umanità, anche quando della Poesia strumento diventasse nella sua scrittura lo stesso nemico della Poesia.

 Emanuele Di Marco - 19/12/2016 20:41:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

’la poesia cuce la potente
coscienza della storia
nella veste dell’onore’

anche la tua, perché di vera poesia si tratta. poesia universale in quanto tale. quanto veri, quanto saggi i loro, i tuoi versi.

’sarete giudicati e spogliati’

potente, niente mezzi termini, la profezia.

grazie.

 gian piero stefanoni - 19/12/2016 20:35:00 [ leggi altri commenti di gian piero stefanoni » ]

Grazie Roberto che ricordi a chi scrive di poterlo fare in tempo di pace. E del cardine di vita a cui ogni poesia ci lega.